Wednesday 13 December 2006
Tuesday 28 November 2006
LESI e LEDENTI
Quindi è così che la parte LESA diviene LEDENTE..
Onde strane. Non trascurabili. Indecifrabili. Il mio cuore, il mio corpo. Inviano segnali e pulsazioni che non so collocare.
Come si è arrivati su questa vetta?Dove andranno a finire tutte queste sensazioni tra breve, quando andrai?Mento a me stessa.
Essere ciò che sarei stata se avessi saputo ciò che è dato di sapere.
Ne serbo ancora l'onta..
Monday 27 November 2006
Ode al chissà
Chissà se nei tuoi due piatti hai voluto ben distribuire il peso dei nostri cuori...
Chissà se sai che anche questa giornata, anche quest'ora è sfumata e non ci verrà più resa..
Chissà se lassù qualcuno, avendoci visto superare i limiti, è stato geloso di noi..
Chissà se la tua Nemesi è bendata ed imperfetta come la mia...
Chissà se lo sai che ad andar troppo lontano si corre il rischio di non tornare più indietro...
Chissà se un giorno la passione per il dramma antico ci passerà..
Chissà se Blake saprebbe scegliere per te meglio di te..
Chissà se la tua nobile Oliva si arrabbierebbe poi così tanto, infondo abbiam solo invertito i fattori..
Chissà se verrà il tempo in cui saprai usarlo quel coraggio di cui ti fregi e chissà se quel giorno sarà ormai già tardi..
C'è un termometro dei cuori che non rispettiamo mai.. un avviso di dolore.. un sentiero in mezzo ai guai..
L'Uomo più Furbo del Mondo
Hanno spigoli aguzzi e passano per condotti di carne viva, irrorata dal più rosso dei liquidi.
Ho vomitato dolore, rabbia, solitudine e miseria ma ho ancora la bocca piena e indecisa.
Inghiottire o sputare.
Sono stanca di essere un uomo. Il rancore mi ucciderà.
Il rancore cola denso. Rancore, Rimorso o Rimpianto.
Gioca a dadi. Scegli cosa vuoi.
Ma non cercarmi negli occhi di tutte le donne del mondo.
Thursday 23 November 2006
Nostalgia e Crogiolo
Non esiste... non esiste un solo momento in cui la mente sia libera di vagare nel tempo e nello spazio per cercare una strada che mi porti così lontano da non sentirmi più il tuo odore addosso, quello dolce dei tuoi baci e quello forte delle tue carezze. Non posso smettere di considerarti una parte di me rimasta altrove, un pezzo di cuore e di anima strappati dal petto, trattenuti a stento sul filo sottile di una lama di cristallo, così che ovunque scorrano, di là o di qua del nostro impercettibile confine, siamo costretti a soffrire insieme.
E' impossibile non immaginarti accanto come un'ombra che segue o precede i miei passi nello scorrere lento del giorno e nell'agonia della notte, quando diventi una traccia impalpabile sulle lenzuola sudate... sotto le mie dita tese a cercare nel buio il calore della tua essenza. E prendi forma nei miei occhi, trascini il mio respiro, scivoli come un soffio lieve sotto le narici, veloce nell'aria immobile della stanza, e poi scompari come un miraggio per ritornare da lì ad un battito di ciglia... e ti posi sulle mie labbra... e ti lasci cullare. In bilico sul baratro, con gli occhi bendati, è questa la sensazione in cui riesco a percepire quanto siamo lontani in questo momento... e un passo indietro sarebbe senza senso... mi lascio andare nel vuoto, allargo le braccia e aspetto di stringere le tue.
Non ci sono reti... non ci sono reti che possano salvarci alla fine di quest'immenso volo, non ci sono appigli a cui aggrapparci, non ci sono scuse, non ci sono parole... non ci sono lacrime così grandi in cui affogare il nostro dolore, non ci sono clessidre di traverso in cui la sabbia scorre piano, non ci sono vincitori né vinti ma solo anime distese sull'erba dell'altopiano. Non ci sono ali che ci sorreggano, non ci sono scudi dietro la porta, siamo due cani al guinzaglio con la catena troppo corta, siamo due ferite aperte sotto una pioggia di sale, siamo due foglie abbracciate dopo la furia di un temporale... siamo il passato ed il presente, ciò che è stato e ciò che ancora deve arrivare, siamo gli ultimi a salire la scala mentre la nave sta per sprofondare.
Ma siamo anche due riflessi abbaglianti alla luce pallida della luna, siamo l'incanto di un cielo stellato mentre attendiamo al varco la fortuna, siamo due soldati feriti che tornano a casa insieme, percorrendo il sentiero scosceso dopo esser scampati allo stesso veleno... dopo aver combattuto una dura battaglia, dopo esserci smarriti e ritrovati, magari perderemo la guerra ma per ora restiamo abbracciati. Ora... per ora... come se il tempo avesse davvero un senso, come se sapesse arrestarsi quando sono con te e fuggire via quando invece ti penso... siamo sassi gettati nel buio che rimbalzano contro una lastra di vetro, ogni scheggia si conficca nel cuore e non torna più indietro.
Wednesday 22 November 2006
A Flavio
Alda Merini
A quale specie appartieni?
Ci sono quelli che vivono, giocano e muoiono.
E ci sono quelli che si tengono in equilibrio sul crinale della vita.
Ci sono gli ATTORI
Ci sono i FUNAMBOLI